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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

LA PAURA DI NON FARCELA

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04 Luglio 2012 Mi sveglio che Josè è già partito. Faccio colazione con quello che ho comprato al supermarket e raccolgo la roba stesa ad asciugare, che è ancora umida. Pessimo risveglio oggi, sono già stanco e piove. La giornata non promette nulla di buono. E invece esiste la Divina Provvidenza. Ore 7.40 inizio a camminare e si inizia a scollinare da subito. Un po' per la pioggia (oggi di nuovo provvidenziale il mio poncho, e pensare che volevo rispedirlo a casa), un po' per le salite, ma soprattutto per la compagnia non voluta di quei ragazzini che camminano con la musica dai telefonini a palla, che passo la mattinata fino a Portomarin innervosendomi. In più per arrivare al lungo e alto ponte sul fiume Miño, che mi farà entrare a Portomarin, devo affrontare 1 km di forte discesa. AHI! Le ginocchia. Attraverso il Miño e una bella scalinata mi porta al paese. Lunga sosta cibo, sono quasi le 13.00. Vorrei arrivare almeno a Gonzàr oggi, ma ho altre due ore di Camin

LA PAURA DI NON FARCELA

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3 Luglio 2012 Mi sveglio con le ginocchia un po' indolenzite, però che gran dormita...finalmente!!! Con Josè e Andrea andiamo a fare colazione dove abbiamo cenato ieri sera e poi iniziamo la giornata. Andrea oggi non ha gran voglia, presto lo salutiamo e io e Josè prendiamo il nostro solito ritmo. Oggi l'obiettivo è Sàrria e i suoi km sono tanti. Saliamo senza problemi l'Alto di San Roque, foto col monumento al Pellegrino. Inizio, invece, a soffrire la salita all'Alto do Poio. Arrivato su trovo in posizione più che strategica un bar e il gordo di Buñol Che mangia. Sosta panino e acqua è d'obbligo. Al ripartire troviamo un gruppo di ragazzini con accompagnatori di Maiorca. Nel farci passare uno dei ragazzini fa un tratto di Camino con me. Tiene forte il ritmo Julian. Raggiunta la testa del suo gruppo mi saluta con un sorrisone che mi accompagnerà per tutto il giorno. Proseguiamo. Imperterriti. Come sempre da Domenica, parliamo il minimo indispensa

LA PAURA DI NON FARCELA

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2 Luglio 2012 Lunedì. Molte delle persone che ho conosciuto, con cui ho percorso un tratto, con cui ho riso, pregato, parlato, mangiato, bevuto..., sono già nelle loro case. Ci alziamo con Josè. C'è una coppia nella stanza vicino che fa baccano e parla dalle 4.30 circa ... senza rispetto. Qui anche 30' minuti di riposo in più sono sacri. Li ammazzerei. Abbiamo alloggiato in un Albergue creato attorno alla chiesa/santuario della Quinta Angustia, in stanzette da due posti letto, tutte comunicanti, divise da leggeri pannelli. Il cielo stamane é terso, nuvoloso, ma non fa freddo. Si sta bene. Facciamo il primo chilometro e mezzo fino a Piero per fare colazione. È come se mi alzassi il mattino e da casa raggiungessi diretto il bar di Graziano per la colazione. La proprietaria si mostra gentile e carina. Ci accoglie, nel patio antistante, una musichetta che io canticchio ridendo. Una volta dentro sul muro del bar leggeró: "Los que caminan sonrien siempre"

LA PAURA DI NON FARCELA

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1 Luglio 2012 Il freddo e le nuvole di ieri non hanno impedito al sole di colpirmi per benino il viso, specialmente il naso. Da Lèon che incontro paesi spenti, senza gente. Ecchiccazz! Quando mi alzo noto subito che il cielo è limpido...mmmh! Oggi sarà caldo. Mi avvio col Basco, si chiama Josè. Ho bisogno di un abbondante colazione nonostante i tre piattoni di Sopa de Ajo di ieri sera, ovvero zuppa di aglio; è la terza volta che la mangio negli ultimi giorno, anche se questa è differente, molto modificata dalla classica, ha dentro würstel, salame, carne di coniglio etc... quasi come un cocido, tipico piatto iberico. L'accompagno con tre o quattro bicchieri di un buon vino rosso. Tornando alla giornata odierna, oggi è domenica ... passiamo in centri vuoti!!! Anche Josè si chiede come mai. Fino a Molinaseca è tutta discesa, penso che ho proprio fatto bene a dividerla in due ma, che male alle ginocchia. A Molinaseca sosta caffè. Bel paese e bel ponte... Romano, neanche a