LA PAURA DI NON FARCELA
04 Luglio 2012 Mi sveglio che Josè è già partito. Faccio colazione con quello che ho comprato al supermarket e raccolgo la roba stesa ad asciugare, che è ancora umida. Pessimo risveglio oggi, sono già stanco e piove. La giornata non promette nulla di buono. E invece esiste la Divina Provvidenza. Ore 7.40 inizio a camminare e si inizia a scollinare da subito. Un po' per la pioggia (oggi di nuovo provvidenziale il mio poncho, e pensare che volevo rispedirlo a casa), un po' per le salite, ma soprattutto per la compagnia non voluta di quei ragazzini che camminano con la musica dai telefonini a palla, che passo la mattinata fino a Portomarin innervosendomi. In più per arrivare al lungo e alto ponte sul fiume Miño, che mi farà entrare a Portomarin, devo affrontare 1 km di forte discesa. AHI! Le ginocchia. Attraverso il Miño e una bella scalinata mi porta al paese. Lunga sosta cibo, sono quasi le 13.00. Vorrei arrivare almeno a Gonzàr oggi, ma ho altre due ore di Camin