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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

LA FIN Y EL COMIENZO

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07 Luglio 2012 Sabato Oggi é San Fermin. Alle 6.30 sono in strada con i miei zii, compagni di cammino.  Primi km sotto la pioggerellina fino a Amenal (3 km) dove c'è un bar aperto e si fa la sospirata colazione. Tostada, latte e caffè e succo di arancia. La pioggia incessante aumenta d'intensità.  Si cammina con la mente a Santiago, ormai prossima e, ai giorni trascorsi, alle emozioni provate, alle anime conosciute. Momenti di giubilo quando ci troviamo di fronte un monolito scolpito con il bordón (bastone), la calabaza e la veira che annuncia l'entrata nel Municipio di Santiago de Compostela.  Ma siamo ancora lontani dalla città.  Costeggiamo l'aeroporto e Dario e Cristina mi lasciano, perché vogliono prenotare un'auto a noleggio direttamente in aeroporto per lunedì e poi proseguiranno. L'auto gli servirà per tornare a San Jean Pied de Port dove hanno lasciato la loro auto. Un po' sono contento di questa scelta, ho bisogno di starmene un pochino per conto

LA PAURA DI NON FARCELA

06 Luglio 2012 Alle 3.32 del mattino in molti siamo svegliati da un tizio che si alza e fa un baccano terribile. Ma dove cazzo andrà a st'ora?!? Mi alzò alle 6.00 e in bagno non trovo carta igienica, perché un tipo ha fatto razzia per asciugarsi dopo la doccia...sto stronzo! Preparo lo zaino, mi vesto e mi precipito al bar di fronte l'hostal dove abbiamo bevuto la birra ieri sera. Uso il bagno (yeah) e vorrei fare colazione. Ma l'attesa è immensa, mentre per un croissant che ho su un vassoio proprio li dinanzi a me ci vorrebbe un nanosecondo. Sfastidiato vado via. Sono le 7.30...e io ho 30 km che mi aspettano. Cammino di gran carriera senza aver mangiato, digiuno. Trovo un'oasi per strada e approfitto per la tanto desiderata e meritata, direi, colazione: banana, 2 caffè, 1 nocepesca, un pezzo di ciambellone casereccio. Tre ore piene di cammino, alle 10.30 raggiungo Arzùa. 14 km. Ci arrivo con due ragazze di Madrid, insegnanti di scuola primaria. Ad Arzù

LA PAURA DI NON FARCELA

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05 Luglio 2012 Più mi avvicino a Santiago e più mi diviene pesante affrontare la giornata di Cammino, eppure non sono tappe pesantissime. Non fosse altro però che come ieri, o forse più, è il maltempo a complicarmi il viaggio. Infatti dal momento che metto il piede fuori dall'albergue inizia a piovere; e oggi non darà tregua, sarà costantemente incessante fino a sera. Faccio tutta la tappa e di conseguenza la giornata con i fiorentini Dario e Cristina. Piove! Con i miei compagni attraverso boschi di eucalipti sempre più fitti, tanto che mi sembra di essere un uno di quei film con streghe e elfi. Oggi il percorso non è facile, un po' perché emotivamente si è già con la testa a Compostela e un po' (un bel po'!) perché questa pioggia ci spinge a tenere un ritmo piuttosto basso. In ogni villaggio o paesello della Galizia troviamo gli "Horreos", casettine sollevate, poste in alto rispetto al terreno, che servivano per conservare i cereali dai roditori