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Visualizzazione dei post da agosto, 2013

SULLA VIA DI FRANCESCO

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IN CAMMINO VERSO ASSISI Sabato 31/08/2013 Abbiamo alloggiato da veri Signori, altro che Pellegrini; ognuno la sua camera con bagno e letto a due piazze. Ci alziamo che gli altri tre ragazzi sono già partiti. Facciamo tutto con molta calma, caffè al bar e acqua alla fonte. Non è molto cordiale la ragazza del bar, a dir il vero con Marco parliamo proprio di questo, che su questo Cammino, probabilmente, la gente non è ancora abituata al Pellegrino. Mentre al piccolo market per farci due panini da mangiare più tardi troviamo sorrisi, gentilezza e cortesia.  È davvero un personaggio il proprietario. Quando iniziamo a scollinare Marco inizia a "dialogare" fischiettando con un uccello, forse una quaglia... scoppio a ridere fragorosamente.  Si arriva al lago di Medoglio, si sale ancora su alla ricerca di quest'area di sosta Belvedere; la troviamo e sostiamo... panini, banane e relax. Si riprende la strada a scendere dopo aver goduto della favolosa vista.  Ad un punto dovremmo sce

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IN CAMMINO VERSO ASSISI Venerdì 30/08/2013 Buongiorno! Ore 6.00 è sveglia, fa freschino, siamo nel pieno delle foreste sacre.  La colazione preparata da Martina è abbondante.  Ci prepariamo, i calzini e le magliette che ho lavato ieri sera sono ancora umide, da attaccare allo zaino con le spille da balia.  Oggi in Cammino con Marco...Martina ci porta a "conoscere" il castagno sacro. Partiamo per Badia Patraglia, poi sosta con caffè a Biforco e timbro sulla Credenziale di rito. Tappa più importante del Cammino: La Verna! Qui San Francesco riceve le sacre stigmate.  " Nel crudo sasso intra  Tevere e Arno  da Cristo prese l'ultimo sigillo  che le sue membra due anni portarono" (paradiso Canto XI vv. 106/108). Sull' Eremo de La Verna, dopo due ore e mezzo di cammino, un fantastico bosco di faggi e l'ammirazione dell'imponente roccia, pranziamo con due salsiccine e un pezzo di focaccia.  Visita dovuta pensando a San Francesco.  Riprendiamo per Chiusi che

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IN CAMMINO VERSO ASSISI  Giovedi 29/08/2013 Dopo i quasi 40 km di ieri e il mio vescicone sulla pianta del piede sinistro, passo una bella notte insonne. Sono tanti i pensieri e i dubbi che non mi lasciano riposare. Alle 5.00 si alza Francesco che mi trova sveglio e mi chiede come va con il mio piede. Aspetto qualche minuto ancora sul letto e poi mi alzo. Facciamo colazione tutti insieme.  Francesco è di Brindisi ma con un forte accento veneto dove lavora, è un po' più grande di me, pelato, una barbetta incolta bianca, maglietta tecnica nera, bermuda trekking verdi e tutto preso per preparare la colazione.  Siamo tutti pronti; la coppia di sessantenni Slovena, la coppia di Selazzano (PD) Fabio e Roberta, che stanotte hanno russato come nessuno mai, e infine io e quelli che diventeranno i miei compagni di Cammino, Francesco e Claudio di Aprilia. Ci si avvia alle 6.30 tutti insieme ma ben presto ci distanziamo, davanti scappano gli Sloveni che puntualmente alle soste raggiungiamo, po

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IL CAMMINO VERSO ASSISI Mercoledi 28/8/2013 La sveglia doveva essere alle  6.30 ma  alla fine tra lentezza varia e colazione piena di marmellate fatte in casa, si parte alle 9.00!!! Tardi per le mie abitudini di Pellegrino. Raccolgo la roba lavata ieri sera e i calzettoni da trekking sono ancora bagnati, poco male li asciugherò come facevo sulla Via per Compostela, con una spilla da balia attaccati allo zaino. Il tratto fino a Portico di Romagna è piacevole e per nulla impegnativo; oggi a differenza di ieri io e il mio panciuto compagno di viaggio parliamo poco, il minimo indispensabile. Non riusciamo a vedere il Vulcano più piccolo d'Europa, un po' per dimenticanza nostra e un po' perché non è segnalato. Ad un tratto sbagliamo strada per assenza, a noi pare, di indicazioni, e finiamo in un'azienda dove ci accolgono solo dei maiali.  Risalendo la china vediamo la nostra freccia verde che ci accompagna nel Cammino, ma è posta su un albero, di fronte se sali dopo aver sba

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IN CAMMINO VERSO ASSISI Martedi 27/8/2013 Nottata pessima, ho una zanzara che non mi da tregua, mi ha letteralmente mangiato da capa a piedi e fatto riposare per niente. Vincenzo di Pompei mi sveglia (si fa per dire!) come da accordi; in verità lo aveva già fatto all'una di notte alzandosi credendo di essere all'alba e facendo un po' di confusione, poi mi racconterà che si è reso conto dell'ora reale grazie all'orologio da polso e al telefonino. Vincenzo è un tizio un po' corpulento, senza capelli, un accenno di baffo, accento spiccatamente campano, simpatico, gioviale, loquace, specifica spesso di essere pompeiano e non napoletano, e sta bella panzotta che lo precede. Il mio primo pensiero è caricare anche solo un pochino il mio cellulare, sbircio e trovo nella sala di Don Alfeo un computer, uso la porta USB e inizia a caricarsi...yeah! Almeno il cavo funziona. Nel poco tempo non si carica per niente.  Usciamo, salutiamo Don Alfeo che ci benedice dal balcone e