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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

LA STRADA

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30 Giugno 2012 La giornata inizia con un cielo nero a darci il buongiorno. Non ho grande voglia di camminare. Fa un gran freddo, più di ieri. Avevo sentito che ci sarebbero stati due giorni con meno di 20 gradi. Al primo bar, colazione... arrivano anche le due ragazze di ieri sera e il tipo grassoccio. Passo sotto la Cattedrale e il Palazzo fatto da Gaudì... belli davvero! Si parte, si lascia Astorga; la strada è semplice, pianura con leggera salita, quasi impercettibile. Il tempo in questi ultimi due giorni mi ha aiutato molto, anche se oggi... che freddo!!! Fuori da Astorga c'è Valdeviejas, entro in una eremita (piccola chiesetta), c'è una nonnina tanto gentile e carina. Ci sono con me altre due spagnole. Ci racconta del miracolo del pozzo mostrandocelo. La chiesetta si chiama Ecce Homo. Lì cadde un fanciullo e furono così forti e sentite le preghiere della madre che Dio fece in modo che le acque del pozzo lo riportassero su. A Santa Catalina di Somoza prim

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29 Giugno 2012 La tappa più lunga, ma con il vantaggio che è quasi tutta in pianura e il meteo è favorevole. Lascio Lèon alle 7.00...raggiungo la periferia... da qui ricomincio il mio Camino! Il tanto pensare di ieri con il riposo mi hanno fatto bene, oggi sono sereno e tranquillo. Parto con le scarpe da ginnastica...slacciate! La vescica sotto la pianta del piede non si sente. Fa freddino stamattina; cielo limpido ma aria più che fresca. Mando giù rápidamente, si fa per dire, i primi 14 km o forse più e già ho stradigerito la colazione con le suore...per fortuna era abbondante!!! Mi fermo, riposo, e panino con prosciutto, più latte è caffè. I km oggi scorrono rapidi e tranquilli, oltre 24 km sono in piano; unica noia è che sono tutti diritti. Tappa molto facile, mi basta solo riposare un po' i piedi di tanto in tanto. A Hospital de Orbigo il ponte romano, dei miei padri, come dicono delle coreane che incontro li, è favoloso e mi faccio fotografare. C'è Ville

LA STRADA

"Corpo massacrato dentro e fuori...ginocchio gonfio, 6 vesciche, tendiniti, tallonite, un dito nero e una puntura di vespa/calabrone. Dimagrito parecchio... Ho dormito anche per strada (ottimo il mio sacco a pelo) o in una fresca cappelletta o in un pueblo abbandonato. Mi sono trovato in compagnia e da solo...ho fatto 12 km di filato piangendo come un disperato, a dirotto...perché? E che ne so! Ho preso parte a più Messe ora che negli ultimi 14 anni, matrimoni e Natali compresi. A volte i miei incubi vengono a trovarmi, insopportabili. Ma sento che tutto scorre...me lo ripeto continuamente. Sto affrontando qualcosa senza ritorno, e a me le cose che non lasciano vie di fuga non piacciono poi tanto. Ma tutto scorre ... fluido...incessante... non ho bisogno di nulla, non sono dipendente a nient'altro che alla strada...non potrei fare a meno solo del mio cappello e dell'ago...si, un ago ed un cappello. ¡Ya esta! Mi chiedono, a volte, vedendomi a pezzi la sera

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28 Giugno 2012 Giornata di trasferimento, in bus salto un po' di km e mi porto a Lèon. Sveglia con calma, la signora Manolin viene vicino al mio letto e mi saluta con un bacio augurandomi buona fortuna. Esco, saluto Heidi e Joanna; conosco Frank, invalido che fa il Camino con un tandem/bici particolare, ha al suo seguito 20 persone che si alternano ogni settimana per seguirlo e scortarlo fino a Santiago de Compostella. Cerco un bar aperto per fare la mia colazione ma sembra che oggi la città sia spenta. Eccone uno aperto vicino la facciata della Cattedrale, dove trovo Vincenzo (incontrato nella notte all'aperto a Monjardin) napoletano che fa il Camino in pullman seguendo però le tappe dei pellegrini. Adesso mollerà la via francigena per recarsi a Porto, poi...? non lo sa nemmeno lui. Parliamo ci rilassiamo e mangiamo. Mentre siamo li fuori seduti al tavolo del bar ecco passarci davanti Allan e la sua caviglia dolorante. Caffè tutti insieme. Dopo i saluti me ne vad

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27 Giugno 2012 Ore 6.20 in strada! Dimentico il bastone di Marcelino, poco male, servirà a qualcuno più di me. Inizio la giornata al buio, fresco, tra alberi, affrontando il temuto Monte de Oca... 12 km fino alla superba e famosa Cattedrale di San Juan de Ortega. Sosta caffè con latte, croissant e riprendo la marcia. Alle 9.30 il sole ancora non picchia, ci sono anche alcune nuvole. Questo inizio mi ha visto piangere come un pazzo, a dirotto per una decina di km! Non so perché...o forse lo so fin troppo bene. Ad un certo punto, mentre percorro una via alberata mi attacca letteralmente un calabrone. Mi si infila sotto l'ascella, sento pungere...urlo! Passo la mano e me lo trovo in pugno...mi pinge il dito lievemente...per fortuna ho il pile; lo tolgo e noto una piccola puntura sotto il braccio. Che spavento! Arrivare al Monastero di San Juan de Ortega è di nuovo con una strada spaccagambe, rompes piernas come diceva Josè Maria, cioè fatta di numerosi toboganes (scivo

NO HAY CAMINO HACIA LA LIBERTAD, LA LIBERTAD ES EL CAMINO

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26 Giugno 2012 Svegliato da una tipa che ha fatto un bordello incredibile. Questo posto è bellissimo e mi fa uno strano effetto emozionale. Facciamo colazione in Albergue. Ci saluta la hospitalera molto calorosamente, ultime foto, ultimi saluti, il mago della vescica è già partito...mi spiace non salutarlo. Ma il Camino è così. Ci avviamo, il ginocchio senza pasticchette duole leggermente e il piede è miracolosamente guarito, per cui vado come un treno. Ieri sera non credevo di poter camminare oggi, infatti pensai ad una sostain più in quel di Grañon. Poi ho provato a camminare e mi son detto "ok Fabri al massimo ci fermiamo al prossimo centro abitato". Invece. Un pezzo di strada e un caffè con Marco il torinese della doccia fredda di Nàjera. Altra sosta, quella piedi...e incontro il mago con il ragazzo col Tattoo della Juve e Luigi il napoletano con un hotel in Thailandia. Spuntìno insieme. Passa la tipa belga che cerca l'amica canadese Ani, ma sta molto di