NO HAY CAMINO HACIA LA LIBERTAD, LA LIBERTAD ES EL CAMINO

26 Giugno 2012

Svegliato da una tipa che ha fatto un bordello incredibile.
Questo posto è bellissimo e mi fa uno strano effetto emozionale.
Facciamo colazione in Albergue. Ci saluta la hospitalera molto calorosamente, ultime foto, ultimi saluti, il mago della vescica è già partito...mi spiace non salutarlo.
Ma il Camino è così.
Ci avviamo, il ginocchio senza pasticchette duole leggermente e il piede è miracolosamente guarito, per cui vado come un treno.

Ieri sera non credevo di poter camminare oggi, infatti pensai ad una sostain più in quel di Grañon. Poi ho provato a camminare e mi son detto "ok Fabri al massimo ci fermiamo al prossimo centro abitato". Invece.

Un pezzo di strada e un caffè con Marco il torinese della doccia fredda di Nàjera.

Altra sosta, quella piedi...e incontro il mago con il ragazzo col Tattoo della Juve e Luigi il napoletano con un hotel in Thailandia. Spuntìno insieme.

Passa la tipa belga che cerca l'amica canadese Ani, ma sta molto dietro.
Ci salutiamo.
Altro pezzo di strada fino a Belorado. Sole forte.
Qualcuno si ferma nell'albergue con piscina, noi tre no...ma sosta panino e caffè per Ansfrid. Ne ha presi già quattro oggi; dice che oggi è il giorno italiano in mio onore.

Riprendiamo ma, Ansfrid se la sta passando troppo male oggi... circa quattro km di sofferenza e lo spongo a fermarsi a Tosantos. Nuria gli farà compagnia.
Io ho il mio obbiettivo oggi, che era San Juan de Ortega, e già l'ho ridimensionato, ma almeno a Villafranca Montes de Oca devo arrivare.
E così sarà.

Dall'inizio ho fatto 248 km, i Pirenei, l'Alto del Perdon, la tappona di oltre 40 km, ho avuto e curato già sei vesciche? Il ginocchio dolente è gonfio...

Gli ultimi 7 km da solo oggi, dopo aver salutato con un abbraccio i miei due amici catalani, sono bello di buon passo. Non c'è, però, un albero nemmeno per invenzione divina.

Incontro a 2 km un Irlandese e un signore Italiano che va pianissimo e sta soffrendo per via di alcune piaghe sotto i piedi!

Prendo il mio ritmo ma penso a questo tizio.
Arrivato in Albergue il mio primo pensiero è chiedere in letto in basso per il tipo con le piaghe che arriverà... Fortunatamente ce ne sono a bizzeffe!

Che strana la vita e il Camino!!!
Parlando con lui scopro che è di Udine, in pensione e che ha avuto una buona vita, ha danaro, ha viaggiato per il mondo per piacere e per lavoro, etc etc.
Ma qui noto che non ci sono differenze.
Nella sofferenza si appiana, si livella tutto.
Ci penserò tanto a sta cosa.

Ceno con zuppa di legumi presa in un market. Letto presto, domani ho una lunga tappa... Burgos.







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