LA STRADA
"Corpo massacrato dentro e fuori...ginocchio gonfio, 6 vesciche, tendiniti, tallonite, un dito nero e una puntura di vespa/calabrone.
Dimagrito parecchio...
Ho dormito anche per strada (ottimo il mio sacco a pelo) o in una fresca cappelletta o in un pueblo abbandonato.
Mi sono trovato in compagnia e da solo...ho fatto 12 km di filato piangendo come un disperato, a dirotto...perché?
E che ne so!
Ho preso parte a più Messe ora che negli ultimi 14 anni, matrimoni e Natali compresi.
A volte i miei incubi vengono a trovarmi, insopportabili. Ma sento che tutto scorre...me lo ripeto continuamente.
Sto affrontando qualcosa senza ritorno, e a me le cose che non lasciano vie di fuga non piacciono poi tanto.
Ma tutto scorre ... fluido...incessante...
non ho bisogno di nulla, non sono dipendente a nient'altro che alla strada...non potrei fare a meno solo del mio cappello e dell'ago...si, un ago ed un cappello. ¡Ya esta!
Mi chiedono, a volte, vedendomi a pezzi la sera e sentendo la lunghezza delle mie tappe "perché corri?", "sei pazzo!", "devi viverlo il Camino".
È proprio lui, il Camino, e il fiume in piena che ho in testa che mi portano a percorrere più di 40 km...è proprio perchè lo sto VIVENDO che succede che vado come un treno con le vesciche che bruciano, il ginocchio che duele e gli occhi che lacrimano.
Conosci le persone per quello che sono realmente, senza maschere, solo a fine tappa o addirittura dopo due giorni domandi:"aó! Ma tu, come ti chiami?"
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