LA STRADA

28 Giugno 2012

Giornata di trasferimento, in bus salto un po' di km e mi porto a Lèon.

Sveglia con calma, la signora Manolin viene vicino al mio letto e mi saluta con un bacio augurandomi buona fortuna.

Esco, saluto Heidi e Joanna; conosco Frank, invalido che fa il Camino con un tandem/bici particolare, ha al suo seguito 20 persone che si alternano ogni settimana per seguirlo e scortarlo fino a Santiago de Compostella.

Cerco un bar aperto per fare la mia colazione ma sembra che oggi la città sia spenta.
Eccone uno aperto vicino la facciata della Cattedrale, dove trovo Vincenzo (incontrato nella notte all'aperto a Monjardin) napoletano che fa il Camino in pullman seguendo però le tappe dei pellegrini. Adesso mollerà la via francigena per recarsi a Porto, poi...? non lo sa nemmeno lui. Parliamo ci rilassiamo e mangiamo.
Mentre siamo li fuori seduti al tavolo del bar ecco passarci davanti Allan e la sua caviglia dolorante. Caffè tutti insieme.

Dopo i saluti me ne vado a visitare la Cattedrale di Burgos. Mi lascia stupefatto, è davvero magnifica.

Fuori incontro tre ragazze appena arrivate in città, le sento parlare in italiano e le aiuto a capire come funziona. Due chiacchiere e mi avvio alla stazione dei pullman.

Nel pullman svengo dal sonno. Per gambe e piedi oggi pieno riposo.

Eccomi a Lèon, non so che fare...se fermarmi per la notte o visitarla e andarsene a La Virgen del Camino, paese appena fuori città.

Raggiungo la Cattedrale di Lèon, chiedo info ad una gentil signora, che si mostra subito disponibile ad accompagnarmi tra le vie del Barrio Humedo, perché dice che è difficile arrivare all'albergue delle suore di Carbajal solo indicandomelo.

Sono indeciso ancora sul rimanere e prendo tempo; mi tuffo in una birra fredda e in pranzo con carne, uova e patate e peperoni.

Ho conosciuto due italiani appena fuori l'albergue, di Bergamo e Verona. Non ricordo già i loro nomi.

Penso.

Forse mi fermo qui, a Lèon, la visito e stasera mi vedo la partita della Nazionale Azzurra. Domani si pensa.

Passo il pomeriggio in giro per il Barrio Humedo, Il centro storico di Lèon. Molto caratteristico.
Seguo la Messa in Cattedrale, è gratuito l'accesso al culto.
Nella piazza della Cattedrale mi ferma una coppia di signori che viaggia in bici e mi chiede come ho fatto a raggiungerli fino a Lèon.
Nel chiamarmi il marito alla moglie:"vedi! L'italiano con la vescica enorme"

Torno al Grifo, il locale proprio di fronte l'ingresso dell'albergue delle suore dove alloggio e, mi godo l'accesso alla Finale dell'Europeo di Calcio della mia Nazionale circondato da tedeschi e in compagnia dei due ragazzi incontrati qualche ora prima.

Oggi nel bus ho trovato un signore, un po' in là con l'età, già visto lungo il Camino. Mi parla dei suoi problemi ai piedi e che in ragazzone italiano gordo e gentile gli ha curato le vesciche: ma è Giuseppe, il mago!!!
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Nel bel mezzo di spazi sconfinati...
quando lasci il superfluo e ti accorgi che non ti manca... i tuoi dubbi non sono più nulla... i tuoi problemi diventano piccoli e... non sai se ti fanno male più i piedi o la testa!











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