Destinazione: ... Kenya


"Scoprii ciò che ogni bambino che sogna deve sapere... non esiste un orizzonte tanto lontano che non si possa trascendere, o superare..."
BERYL MARKHAM, West with the night



Cominciamo con le strade. In Kenya non ci sono!!!!! 

Praticamente quasi tutte le strade principali sono caratterizzate da un asfalto fatiscente a tal punto che per molti km, la velocità media è molto bassa a causa di vere e proprie voragini presenti sulla strada. 

Ma la lentezza che caratterizza la vita quotidiana di questo affascinante Paese non è dovuta prevalentemente alle infrastrutture; 
quando decidete di fare visita al Kenya vi imbattete da subito nel "pole pole", ovvero piano piano, con calma. Si, in questo Paese il ritmo di vita è molto slow. Può succedere di dare un appuntamento ad un Keniota. Beh! non allarmatevi se  dopo un'ora il vostro interlocutore non è ancora arrivato, questo è il ritardo minimo; oppure può succedervi di atterrare all'aeroporto "Jomo Kenyatta" di Nairobi, essere in fila per sbrigare le formalità d'ingresso nel Paese e, proprio mentre è il vostro turno, l'agente di turno si fermi a sorseggiare una coca-cola. 
Jambo Karibu, questo è il Kenya!

Vediamo però cosa può spingerci a scegliere di fare un viaggio in Kenya, nella culla dell'umanità.
I PARCHI:



Tsavo Est




Con una superficie di oltre ventimila Kilometri quadrati è il parco più grande del Kenya e si estende nell'arido territorio tra la costa e gli altopiani centrali. Tra la sua flora troviamo l'incenso e la mirra ed i maestosi baobab. Il parco di Tsavo Est è ancora, e nonostante tutto, uno degli ultimi luoghi al mondo dove si possono osservare le grandi mandrie di bufali ed elefanti, sono state infatti rilevate mandrie di più di 300 esemplari. Non mancano comunque i grandi predatori con in testa il leoni, presenti in buona quantità sul territorio.


Tsavo Ovest


E' l'altra parte dello Tsavo, lo divide dallo Tsavo Est la strada Nairobi Mombasa. Il centro abitato più importante è Voi che serve da punto di riferimento per entrambi i parchi. Le sorgenti di Mzima sono la principale attrazione dello Tsavo Ovest: 500 milioni di litri al giorno di acqua limpidissima. Da questo parco si può godere di una delle migliori viste del Kilimanjaro.


Amboseli


Situato a 1.100 metri di altitudine all'ombra del Kilimanjaro questo parco è costituito da savana alternata a boschetti di acacia ed è grande 390 kilometri quadrati. Situato a nord-ovest di Tsavo Ovest in prossimità del confine con la Tanzania, il parco di Amboseli è considerato una delle maggiori attrazioni del Kenya. E' dominato dall'imponente Kilimanjaro, la cui vista che fa da sfondo alla savana, è uno degli spettacoli più belli e maggiormente rappresentativi dell'unicità di questa terra. Una serie di grandi sorgenti sotterranee crea lussureggianti paludi che sono vere oasi in un ambiente altrimenti inospitale. Nelle paludi vivono 56 specie di grandi mammiferi tra cui l'elefante, il bufalo, il rinoceronte, il leone, il leopardo, il ghepardo e svariati erbivori.


Masai Mara


La riserva fa parte dell'ecosistema del Serengeti, si sviluppa in un territorio di 320 kilometri quadrati e rappresenta il terreno di pascolo per le sterminate mandrie di gnu che hanno reso famoso questo luogo. E' un parco caratterizzato da un territorio pressochè collinare, il paesaggio è meraviglioso ed il susseguirsi di colline e valli rende difficile l'orientamento. Solo autisti e guide esperte possono farvi apprezzare al massimo questo parco. Il fenomeno della grande migrazione che inizia e termina nel sud del Serengeti trova qui il suo apice: giunti al Mara gli gnu e le zebre lo attraversano dando vita alle cruenti scene che lo hanno reso famoso, disperdendosi poi nella regione circostante in mandrie di 70/80 mila esemplari. Verso luglio gli gnu arrivano dal Serengeti e al loro seguito si spostano zebre e gazzelle a centinaia di migliaia. Con il corteo dei predatori che di loro si nutrono, costituiscono uno dei più grandiosi spettacoli naturali della terra. Gli animali rimangono nella regione fino a settembre ottobre e poi rientrano nel Serengeti attraversando nuovamente il fiume Mara. Il Masai Mara è una riserva da intenditori che richiede conoscenza del territorio e della fauna che lo popola.


Nairobi


Questo parco nazionale unico al mondo, si trova entro i confini della città di Nairobi ad una ventina di kilometri dalla città stessa. Ha una superficie di oltre 100.000 kilometri quadrati e fu ufficialmente istituito nel 1946. Si tratta del primo parco nazionale del Kenya nato per salvaguardare flora e fauna dalla opprimente invasione dell'uomo, incompatibile con questi ecosistemi. Offre la possibilità di vedere leoni o ghepardi sullo sfondo dei grattacieli rendendolo un luogo unico. Dei "5 grandi" mancano solo gli elefanti.


I laghi della Rift Valley


A est di Nairobi, lungo la Rift Valley, incontriamo la regione dei laghi. Il lago Naivasha, più elevato di tutti gli altri laghi della Rift Valley, è una un'occasione da non perdere per gli appassionati di birdwatching: sono state registrate infatti oltre 400 specie diverse di uccelli. Dopo il lago Naivasha incontriamo il lago Nakuru con il suo parco nazionale, i suoi fenicotteri rosa e la colonia di pellicani. Più a nord il lago Bogoria completa l'opera per quanto riguarda i fenicotteri rosa: è possibile vederne nei momenti di maggiore afflusso fino ad oltre due milioni. Altra caratterisca sono le sorgenti calde: a seconda del livello del lago è possibile vedere i soffioni di vapore che si alzano alti nel cielo.Baringo poco più a nord è un lago di acqua dolce e non ospita quindi i fenicotteri ma è un'ambiente bellissimo e selvaggio. Sulle sue rive le popolazioni Chamus, Rendille, Kalenjin e Turkana ci ricordano che da qui in poi la civiltà è sempre meno presente e lascia il posto a quell'Africa autentica che è sempre più difficile vedere. Spostandoci all'estremo nord troviamo il meraviglioso lago Turkana, le acque color turchese lo rendono uno spettacolo unico ed impareggiabile. La regione è poco toccata dal turismo e questo ne fa un'ambiente quasi incontaminato.


Watamu


La conformazione della barriera corallina che favorisce l'approdo e la presenza di una falda acquifera, hanno determinato fin da tempi remoti, il formarsi di questo piccolo centro situato a 20 km a sud di Malindi. E' abitato prevalentemente da pescatori di religione mussulmana e di razza Bajuni. Alla popolazione originaria si sono aggiunti per immigrazioni successive somali, indiani, arabi ed elementi di tribù diverse provenienti dall'interno come i Kikuyu, i Kamba, i Masai, i Luo, i Baluia. Assieme ai Giriama, abitanti delle campagne circostanti, forniscono il quadro dell'odierna società keniota. Genti di tutte le religioni (mussulmani, cattolici, induisti, protestanti, animisti) e di tutte le etnie convivono nel rispetto reciproco conservando l'atmosfera cosmopolita di questo villaggio giustamente considerato la perla della costa del Kenya.


Qui consiglio il safari blu e il giro delle isole del parco marino di Watamu.
Le maree a Watamu rendono il mare sempre diverso: la mattina, fino a mezzogiorno, c’è la bassa marea che rende visitabile parecchie centinaia di metri di spiaggia, ovvero fino alla barriera, ed è una meraviglia mentre cammini notare: enormi stelle marine, granchi, spugne, anemoni e pure murene! 

Lungo la costa, oltre a Malindi, Watamu e Mombasa, più a nord c'è Lamu la città più antica del Kenya. Il clima di questa città è variegato grazie alla sua posizione rispetto all’oceano; Le temperature giornaliere medie variano dai 27°C di giugno ai 33°C di ottobre e febbraio.
E' rimasta una delle città del Kenya in cui sono immutate le antiche tradizioni, la vita scorre in maniera più serena rispetto alle città più grandi quali Nairobi e Mombasa. Ai primordi, all’interno del paese vivevano i masai, popolazione dediti alla pastorizia, lì fino all’avvento dei colonizzatori inglesi.
Si indossano ancora i costumi tradizionali, e dal punto di vista turistico questa caratteristica, non comune a tutti gli agglomerati oggi in via di sviluppo, contribuisce in maniera sensibile ad un avvicinamento di carovane di visitatori, alla ricerca dei sapori e delle usanze genuine e antiche d’Africa.
Il centro della città è caratterizzato dalla presenza di storici edifici, intervallati da moschee e vie molto strette, edificate con colori chiari, dall’aspetto molto lineare e pulito. 
L’oceano Indiano offre molto sotto il profilo delle risorse ittiche; farsi cucinare un'ostrica dai beach boys... non ha prezzo!

Spostandosi nell'entroterra troviamo
L'Aberdare
I monti Aberdare sono la terza catena montuosa del Kenya per altezza, con la vetta più elevata di poco superiore ai 4000 m. Questa massiccia catena è molto nota per le sue fitte ed importanti foreste e per l’abbondanza di fauna selvatica.
Queste foreste d’alta quota sono interrotte da brughiere e pianure e attraverso il folto degli alberi si possono ammirare i sensazionali panorami della Rift Valley e della vetta del Monte Kenya.
La foresta è un mondo segreto di vita naturale. La fitta vegetazione è il rifugio ideale di innumerevoli specie. Enormi mandrie di elefanti e di bufali si spostano silenziosamente nel sottobosco, mentre in alto la volta è popolata di uccelli assordanti e scimmie colobo. Di notte la foresta si sveglia, con il grido dell’irace ed il caratteristico ringhio stridulo del leopardo che riecheggiano fra gli alberi.

Una notte sui monti Aberdare è un’esperienza indimenticabile. Mandrie di elefanti circondano le pozze d’acqua, bevono e poi scompaiono nella foresta. I bufali combattono per il territorio in scontri spettacolari. Ci sono ruscelli di montagna cristallini che abbondano di trote. Gli Aberdare sono un magnifico luogo di cascate. C’è una serie di cascate spettacolari lungo la catena montuosa e, a Nyahururu, le Cascate di Thompson sono, a mio avviso, una tappa importante per i viaggiatori.

Ci sono sentieri per trekking che attraversano le foreste e le brughiere. Pochi giorni trascorsi qui sono fra le migliori scelte di trekking nelle foreste del Kenya. 
I monti Aberdare si possono raggiungere via terra da Nyeri, piccola cittadina in stile inglese famosa per essere stata la residenza negli ultimi anni della sua vita di Robert Baden Powell, fondatore del movimento scout, sepolto proprio in questa graziosa città;

Inoltre, sempre a Nyeri, vi è sepolto per sua espressa volontà al Sacrario Militare Italiano dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale, Amedeo di Savoia Duca d'Aosta insieme a 676 suoi soldati.



Non esistono delle normative ben precise per la profilassi antimalarica o contro la febbre gialla, ma considerando che ci si trova in Africa è bene effettuare tali vaccinazioni se il soggiorno sarà molto lungo.

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"Una fantastica aria tropicale ci riceve al nostro arrivo all'aeroporto di Mombasa, e in quel preciso momento ho un presentimento: questo è il mio paese, qui mi sentirò bene" CORINNE HOFMANN, La Masai Bianca


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