Kenya ... il mal d'Africa esiste

L'Africa...
era un forte desiderio quello di conoscerla, di conoscere l'ombellico del mondo, la culla dell'umanità...

Non sono mai stato un semplice turista, occhialino da sole, crema e relax. No! Ho sempre cercato l'esplorazione, capire il posto in cui mi recavo e lo faccio tutt'ora.
La sete di conoscenza mi ha spinto a muovermi fin da bambino con le mie piccole gite fuori porta...ma proprio fuori la porta... di casa.
Spostandomi man mano sempre più in là... il quartiere vicino, i paesi della mia fantastica regione, le fughe di due giorni al mare con connessa notte sulla spiaggia...e le prime volte nemmeno il sacco a pelo!!!

Allontanandomi sempre di più lungo la penisola e l'europa, con la voglia di guardare...di aprirmi.
Hho conosciuto quasi ogni angolo d'Italia:
il mare maldiviano della selvaggia sardegna, il sole e i balli del Salento, il museo a cielo aperto di Roma ma anche di Firenze, la romantica Venezia, la simpatia di Napoli, la tranquillità e il cibo (i dolci!!!) siciliani, le infinità di castelli di cui è ricca questa terra dalla Venezia-Giulia fino alla Basilicata con i suoi ricordi federiciani e... quelli dell'antica Grecia.
Insomma, i miei occhi avevano già visto molta storia, molte bellezze... ma... crescevo con il sogno africano.
Qualche puntatina fuori dai confini nazionali, con le sempre più frequenti visite in quella che posso considerare la mia seconda nazione: la Spagna.

Ma arriva il momento, proprio mentre vivevo nella penisola iberica, che preparo il viaggio che mi sarebbe rimasto per sempre nel cuore: il Kenya - il freddo paese caldo!
Erano 3 anni che ci pensavo, andare in Kenya come volontario. Andare a dare una mano se possibile e a vedere quello che i media non dicono fino in fondo.
E' Natale e contatto la Onlus con decisione e chiedo di partecipare alla loro prossima spedizione, che avverrà in Agosto. Poco più di un mese in Africa.
La risposta è positiva, mi accettano con loro, facciamo i nostri 9 biglietti con AirSwiss e...attendo che passi l'inverno e la primavera inizi a svegliarci.
Il pensiero di come sarà mi accompagna per tutti quei mesi, mentre vivo in Spagna. Al rientro in patria inizio la sfilza di vaccinazioni consigliate e non; è un posto sicuro il Kenya, con molte zone malaria-free ma, noi non sappiamo bene in cosa ci imbatteremo, o meglio io non so bene gli altri hanno già esperienze del genere.

L'estate italiana è nel clou e io salgo sul treno che mi porterà prima a Lecco dove incontrerò gli altri, e poi in direzione Malpensa. L'avventura ha inizio.
Il primo colpo d'occhio l'Africa me lo dà dall'aereo, una tempesta di sabbia mentre sorvoliamo il deserto del Sudan.
Atterriamo, siamo a Nairobi:
enkare nai-robi, letteralmente "luogo dell'acqua fredda"; viene anche chiamata Green City in the Sun ("città verde al sole", per via del clima mite e delle molte aree verdi). Nairobi è la quarta città più grande dell'intero continente nero; a causa dell'altitudine gode di un clima complessivamente mite. Poiché Nairobi si trova nei pressi dell'equatore, le differenze di temperatura fra estate e inverno sono molto ridotte. Intorno a giugno-luglio le temperature serali possono scendere fino a 10 °C, mentre nei giorni più caldi (da dicembre a marzo) le temperature diurne si collocano in genere fra i 20 °C e i 30 °C.
Nell'arco dell'anno si possono distinguere due stagioni delle piogge, una da marzo a maggio e una da ottobre a dicembre, ma le precipitazioni sono in genere moderate.
Per quanto riguarda il turismo, Nairobi fa più che altro da tappa sia iniziale che finale di un itinerario turistico in Kenya. Si trovano molte strutture di alto livello e di grandi catene alberghiere quali Holiday Inn, Hilton etc.

Nonostante funga prevalentemente da punto di partenza o di arrivo di un viaggio, Nairobi offre un certo numero di attrazioni turistiche situate in città o nelle immediate vicinanze. Ad esempio il Nairobi National Park è un caso raro di parco faunistico confinante con un'area urbana; vi si trovano numerosi animali tipici della savana africana e oltre 400 specie di uccelli. La città stessa è ricca di aree verdi e ospita più specie di uccelli di qualsiasi altra città del mondo.

Ci sono 3 musei nella città ma, forse, il più noto è il Nacional Museum of Kenya dove vi si trovano i resti di un giovane homo erectus.


Il punto di partenza, quindi, di ogni viaggio nel Paese è Nairobi, e non può essere diversamente nemmeno per noi che ci spingeremo prima nella sua periferia degradata e poi nel fantastico entroterra, in pieno Aberdare, tra il Kilimanjiaro e il Monte Kenya (che da il nome al Paese).


Per i turisti Kenya è Africa quintessenziale. Apparentemente cieli blu infiniti sopra una distesa di savane rosse, dove le cinque grandi animali ancora vagano in libertà. La maggior parte dei visitatori arrivano qui per andare sul safari, il mondo Swahili diventando sinonimo con la nazione.

  Prendere un Safari durante il vostro soggiorno è essenziale. La migrazione degli animali selvaggi in Masai Mara è giustamente proclamato uno dei più impressionanti fenomeni del regno animale.
  La pianura che loro spazzano è solo una delle miriade di terreni trovati all'interno della nazione. I terreni paludosi sono casa per coccodrilli e ippopotami mentre i laghi ricchi di minerali della Rift Valley attirano grandi stormi di fenicotteri rosa, che vengono per il piccolo pesce che prospera qui.

  Tuttavia è un sbaglio pensare a Kenya semplicemente come un unico grande parco di safari. C'è molto di più di questo affascinante paese. È noto come la "culla di civiltà  perche qui sono stati trovati nel 1920 i più antichi resti del uomo dei tempi remoti, presso il sito Hyrax Hill vicino al Lago Nakaru, dal famoso antropologo e archeologo Louis Leakey. Potéte vedere molti di questi e altri ritrovamenti nel Museo Nazionale del Kenya a Nairobi. Troverete anche intrigante reliquie della storia e del paesaggio.

  Le Rovine Gedi sono i più spettacolari resti del popolo che abitava la costa – un enigmatico insediamento di una sorprendente raffinatezza amcora non registrato in nessun periodo della letteratura. Malindi nel frattempo è un promemoria delle influenze coloniali del paese - i portoghesi sono stati qui per un paio di secoli e il vergognoso commercio di schiavi dalla costa del Kenya sotto giurisdizione britannica è ben documentato.

Kenya non è um campo da gioco per i turisti - le zone selvaggie e gli safari sono tutte bene ma a Nairobi e le altre grandi città il progresso stabile di marcia è arrivato s un prezzo – non sono sempre i luoghi più piacevoli per essere un straniero. Tuttavia, questi sono più transitori che problemi terminali; andate al di fuori delle città e troverete la natura non cinica e ospitale della gente che è ancora una volta affermata. Le persone vengono qui per vedere le cinque grandi e per godere il paesaggio mozzafiato della natura, e a dire la verità non c'è raggione più buona per venire – ma ci sono altre meno conosciute attrazioni. La grande città di Nairobi è interessante se non particolarmente allettante - e vi è una sorprendente ricchezza di storia nascosta tra il gioco parchi e riserve naturali

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