DONDE SE ENCUENTRAN LOS CAMINO

19 Giugno 2012

Ho messo la sveglia prestissimo, voglio partire subito, iniziare il Camino, incontrare altri pellegrini e soprattutto togliermi questi temutissimi Pirenei.
Alle 7.00 sono già per strada, voglio fare colazione ma sembra impossibile; vago, faccio la foto sotto l'arco d'uscità della città dove empieza el Camino, incontro il mio primo pellegrino, francese, con un carretto auto-costruitocon una ruota da cariola e un manubrio modello chopper. Anche lui cerca una panaderia per la colazione...ci spediscono nel senso opposto; io un croissant, lui una baguette e via...foto di rito e mi dice che non farà la mia strada visto che ha il carretto opta per quella asfaltatache by-passa i Pirenei. Saluti e mi avvio. S'inizia subito in salita e di buon passo sperdo immediatamente una coppia che si era avviata con me.

Incontro diversi pellegrini, ad uno chiedo una foto, ma la cosa sconvolgente è la pendenza di una salita che sembra non finire mai, almeno 5 km, fino al 1° famosissimo rifugio dove complice il freddo, la pioggerellina e la quasi mancata colazione, mi fermo per latte e caffè caldo e un ottimo pezzo di torta.
Beh! Le nuvole di ieri facevano presagire qualcosa, ma non proprio un diluvio, il quale mi farà compagnia per tutta la tappa.

Si sale e tra gli altri raggiungo una giovane francese; ci fermiamo entrambi da un tizio con furgoncino e viveri...è l'ultimo prima di Roncisvalle, prima della Navarra siamo ad un passo dal confine Francia-Spagna.
Saluta tutti segnando sul suo furgone la nazionalità del viandante; da lui mangio 4 uova e mi rimetto in cammino.
Poco più avanti inizio a parlare e a camminare con la francesina, 23 anni, giovane musicista di chitarra e pianoforte, si chiama Eliz, raggiungerà soltanto Burgos.
Con lei camminerò fino alla metà di oggi, Roncisvalles, tra salitoni, acquazzoni e vento almeno a 120 km/h.

Raggiungiamo una seconda fonte e incontriamo un altro amico, Gabriele, di colore, viene dal Quebec e tra le lingue che conosce c'è un pizzico di italiano.
Il mio Poncho-tenda è provvidenziale.

Siamo in Navarra!!!

Optiamo per fermarci tutti insieme in un rifugio d'emergenza. Riposiamo dalla strada, ma su tutto dal vento. Bevo i miei due actimel e si riparte, ma il vento e la pioggia sono fortissimi e non sembra abbiano intenzione di smettere.
E' dura, ma in compagnia di Eliz e Gabriele proseguo. Abbiamo un attimo di esitazione quando raggiungiamo il passo del Lepoder, dove ci hanno avvisato la sera prima di evitare il bosco. Optiamo per il sentiero di destra e mi premuro di richiamare un ragazzo che avevo già incontrato all'inizio della tappa. Viene con noi, è Californiano, i suoi due amici sono già avanti. Adesso siamo in 4... lui è Michael, parla un pò d'italiano e discutiamo del vino della california.

Dopo un pò Gabriele ci saluta, ha più gamba di noi; la fine della tappa la risentiamo un pò.

Eccoci alle 15.00 al rifugio nella Colegiata di Roncisvalle...accoglienza eccezionale. Ci sono delle macchinette con cibo e opto per un pranzo e la cena qui in Ostello.
Alle 20.00 c'è la messa dove viene impartita la benedizione del pellegrino in 7 lingue, il motivo per cui ho deciso di fermarmi qui anzichè proseguire fino a Zubiri come programmato a casa.

Ceno e il letto mi attende... Sono distrutto !!!






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