DONDE SE ENCUENTRAN LOS CAMINOS

23 Giugno 2012

Notte abbastanza fresca ho passato all'addiaccio. Nel sacco a pelo so stava da Dio, solo che quando tiravo il viso fuori il venticello tagliente mi congelava i pensieri.
Il primo a svegliarsi è Allan il franco-italiano, un omone grosso ma buono e simpatico.
Alle 5.45 Circa mi avvio, raccolgo i panni stesi e via. Perdo 25 minuti in giro per il borgo alla ricerca della strada; un cagnolino esce da una proprietà, giusto all'incrocio di due stradine, abbaiandomi come un pazzo. Scoprirò che voleva essermi d'aiuto, voleva farmi capire che sono fuori strada; infatti entrambe le strade sono sbagliate. Lo dicevo io che non c'erano i segni classici del Cammino, conchiglia o freccia.
Domando ad un tizio, l'unico per strada a quell'ora, e mi indica la via corretta.

Subito incontro Elena, ci incrociamo senza esserci dati nessun appuntamento.
Iniziamo insieme la tappa odierna; più in avanti ci separeremo.

Elena è una ragazza veneta di 36 anni divorziata. Per quanto è gioviale e disponibile, intravedo molta malinconia nei suoi occhi.

Inizio ad averti te fastidio al ginocchio sinistro; mesi prima di partire ho iniziato ad avvertire dolore interno, interessamento del corno posteriore del menisco esterno. Ma non è questo il problema oggi.
Dopo le vesciche e i dolori alle anche post Pirenei, ecco un fastidio che più avanti diverrà un dolore vero e proprio; credo sia una borsite sotto la rotula, un'infiammazione.

Percorrere i primi 12 km è dura, più per il digiuno che per altro, infatti essendo prestissimo non abbiamo potuto fare colazione. A Los Arcos, già stanchi, prendo una mela e una banana per spuntino e una briosche fatta in casa deliziosissima. Poi, con Elena, ci fermiamo nella Plaza Mayor e via con due fettone di Pan tostado, burro e marmellata con, ovviamente, il mio solito, caldo, caffè con leche. Uso il bagno. Aiuto una signorina inglese (credo), in cammino con la madre (credo), ha un dolore muscolare al quadricipite. Le dó la mia pomata all'arnica ma, mi chiede di aiutarla a chiedere informazioni su dice trovare un medico visto che non parla spagnolo e non riesce a comunicare.

Elena mi lascia a Los Arcos, io mi godo la piazza, con la chiesa maestra in risveglio, ancora un pochino. La chiesa di St Maria è spettacolare, ricca di stili diversi, abbellita da una Madonna Nera.

I successivi 7 km li percorro da solo, incrociando spesso una sig.ra norvegese un po' pienotta abituata a lunghe passeggiate, che già conoscemmo con il mio amico di Giadalajara; a proposito, mi chiedo come sta Josè Maria e dove si trova ora.
La norvegese cammina con un gran passo, ma me la ritrovo sempre dietro; farà lunghe pause???

A Torres del Rio, altro paesino molto carino, la salita fino alla chiesa del Santo Sepolcro è micidiale.
Come la giornata di ieri saluto e mi fermo a chiacchierare con molti anziani... C'è chi mi saluta, chi dice che pregherà per me e mi chiede una preghiera quando sarò davanti a San Giacomo.
Certo, Santiago de Compostella; oggi, complice il dolore, che dopo Torres del Rio è allucinante, ho pensato spesso di mollare e desideravo la mia casa. Ho molto sofferto!!!

Esco da Torres del Rio e mi fermo vicino al cimitero deve c'è una fontana. Mi rinfresco e bevo tantissimo.
Mancano 11 km a Viana ma sono km terribili, almeno fino all'Ermita de la Virgen de Poyo... poi, visto che cammino troppo male e con molto dolore, inizio a seguire la strada dei mezzi a motore lasciando di fatto il sentiero sterrato nel bosco, alla prima occasione faccio l'autostop...4 km in auto e sono a Viana, stupendo borgo medievale.
Arrivo alla Cattedrale e alla piazza gremita di gente quando vengo avvicinato da un gigante... Ma é Allan il franco-italiano!!!
Mi accompagna a pranzare e torna in Albergue.

*Il trio si divide...la prima parte si può dire che finisce qui...ma il Camino...il mio Camino continua... Ultreya!

LOGROÑO 9 km

Finisco di mangiare e uscendo dalla porta del paese acchiappo al volo un bus, chiedo qual'è la destinazione a una giovane intenda a recuperare il suo bagaglio, mi dice "Logroño". Lo prendo... col dolore al ginocchio preferisco una città con tutti i servizi.

Arrivato in città mi dirigo verso Calle Vieja dove ci sono gli ostelli per Pellegrini, ma io cerco quello parrocchiale della chiesa di Santiago in calle Barriocepo.
Lo trovo, sulla facciata della chiesa un'immagine di Santiago Matamoros. Una delle tre icone che raffigurano San Giacomo.
Mi accoglie un sacerdote filippino.

Oggi, ancora una volta, ho avuto segni della provvidenza.
Ero davvero stanco morto e sfiduciato quando ho trovato l'unica auto che andava a Viana, proprio mentre ormai il ginocchio avrebbe ceduto.
Ho ascoltato la voce che mi spingeva a prendere il bus per Logroño, anche se non volevo cedere km al mio andare a piedi, ed ecco... nella chiesa di Santiago, ospitalità eccellente, benedizione del Pellegrino dopo la messa, cena e colazione... Tutto questo "chiedendomi" solo un'offerta!

Appena dentro incontro Stefano che è al suo undicesimo Camino, ha scritto due libri "il vagabondo del Signore" e "Il cammino della speranza"...ha 74 anni!!!
Mi invita in refettorio per un po' di vino accompagnato da olive verdi. Ci finiamo una bottiglia in due chiacchierando del Camino de Santiago...ebbè siamo a Logroño, Capitale de La Rioja, la patria del vino tinto, rosso iberico.

Dopo la doccia in po' di riposo sul letto e insieme a Stefano vado a Messa. Sono le 19.30, alla fine benedicono noi pellegrini e in sacristia ci timbrano la Credencial.

Torniamo in Albergue per la cena comunitaria. Gli hospitaleros ci hanno preparato insalata mista con una Cremona di aceto con noci eccellente e zuppa di lenticchie con riso.
Io ne mangio tre piattoni con altro vino tinto. Stringò amicizia con due ragazzi catalani appena arrivati in città, inizieranno domani il Camino. Con loro decidiamo di andare in un bar a vedere la partita dei quarti di finale dell'Europeo di Calcio, gioca la Rossa.
Dopo 10 minuti li abbandono, sono proprio alla frutta.

Non so ancora che con questi due catalani, con i quali ho lavato i piatti della cena, mi legherò e vivrò momenti intensi.














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