LA PAURA DI NON FARCELA

04 Luglio 2012

Mi sveglio che Josè è già partito.
Faccio colazione con quello che ho comprato al supermarket e raccolgo la roba stesa ad asciugare, che è ancora umida.
Pessimo risveglio oggi, sono già stanco e piove. La giornata non promette nulla di buono.
E invece esiste la Divina Provvidenza.

Ore 7.40 inizio a camminare e si inizia a scollinare da subito.

Un po' per la pioggia (oggi di nuovo provvidenziale il mio poncho, e pensare che volevo rispedirlo a casa), un po' per le salite, ma soprattutto per la compagnia non voluta di quei ragazzini che camminano con la musica dai telefonini a palla, che passo la mattinata fino a Portomarin innervosendomi.
In più per arrivare al lungo e alto ponte sul fiume Miño, che mi farà entrare a Portomarin, devo affrontare 1 km di forte discesa.
AHI! Le ginocchia.

Attraverso il Miño e una bella scalinata mi porta al paese.
Lunga sosta cibo, sono quasi le 13.00.

Vorrei arrivare almeno a Gonzàr oggi, ma ho altre due ore di Camino e ancora scollinamenti. OPS!

Per fortuna grazie alle due pause cibo ho ridotto il peso dello zaino...saranno stati almeno due kg in più... e si sentivano tutti!!!

Ore 14.00, il cielo si apre ed ecco il sole...sono pronto per altri 8 km.

Mi avviò e scopro con mio immenso dispiacere che devo riscendere dal paese per riprendere il Camino, al punto di partenza. Wow!

Inizia la salita ... incontro una coppia di signori dall'accento toscano molto simpatici, sono Dario e Cristina.
Con loro faccio gli ultimi 8 km di oggi fino a Gonzàr. Non so ancora che diventeranno i miei zietti.

Spinti gli uni dagli altri e con Dario che desidera una birra fredda, facciamo questo tratto in un'oretta e mezzo.

Quasi che punterei di sto passo a Hospital de la Cruz... 4 km ancora ma, preferisco fermarmi con loro all'albergue Municipale di Gonzàr.

Dopo l'immediata doccia, avvenuta al seguito di ricerca dell'hospitalera, ci ritroviamo fuori a lavare i vestiti.
Presto il sapone di Marsiglia ai miei amici e ridiamo e scherziamo con Dario mentre già si assapora la nostra birra.

Relax nell'unico bar di fronte l'hostal con torta di Santiago e due birrozze in compagnia di altri italiani (siamo in 7 con il ritrovato Salvatore di Foggia) e un signore di Zaragoza che fa il Camino col peso dello zaino doppio, per chiedere a Dio, con l'intercessione dell'Apostolo, la guarigione della moglie!
Sottolinea che non la ama, la adora!
A me manca la mia.

Oretta di descanso e alle 19.30 tutti a cena in una specie di trattoria.

Con Dario dividiamo una bisteccona da 700 g e un po' di formaggi e salumi, innaffiamo con vino tinto, 3 bottiglie in 3!!!
Con noi a cena ci sono Ornella e Donatella, due sig.re di San Remo e due sig.ri spagnoli, Pedro il tipo di Zaragoza e Francisco.













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