LA PAURA DI NON FARCELA

1 Luglio 2012

Il freddo e le nuvole di ieri non hanno impedito al sole di colpirmi per benino il viso, specialmente il naso.

Da Lèon che incontro paesi spenti, senza gente. Ecchiccazz!

Quando mi alzo noto subito che il cielo è limpido...mmmh! Oggi sarà caldo.

Mi avvio col Basco, si chiama Josè. Ho bisogno di un abbondante colazione nonostante i tre piattoni di Sopa de Ajo di ieri sera, ovvero zuppa di aglio; è la terza volta che la mangio negli ultimi giorno, anche se questa è differente, molto modificata dalla classica, ha dentro würstel, salame, carne di coniglio etc... quasi come un cocido, tipico piatto iberico. L'accompagno con tre o quattro bicchieri di un buon vino rosso.

Tornando alla giornata odierna, oggi è domenica ... passiamo in centri vuoti!!!
Anche Josè si chiede come mai.

Fino a Molinaseca è tutta discesa, penso che ho proprio fatto bene a dividerla in due ma, che male alle ginocchia.
A Molinaseca sosta caffè. Bel paese e bel ponte... Romano, neanche a dirlo.

Si prosegue tranquillamente con poco sforzo.
Siamo nella provincia del Bierzo, il paesaggio è diverso rispetto alla meseta. Abbiamo montagne che fanno quasi da muro ad impedire il passaggio al clima Atlantico; ovvero all'umidità!

Passaggio obbligato per la cittadina di Ponferrada, visitiamo il Castello dei Templari, la chiesa/basilica di Nostra Signora de la Encina e poi sosta poco prima di Compostilla perché ho una fame immensa.

Altri 10/11 km tranquilli, dove io è Josè parliamo di rado.
Penso molto anzi, oggi fantastico proprio.

A Camponaraya ho bisogno di un'altra piccola sosta; Josè offre in Acquarius.

Inizia il pezzo di strada più rilassante della giornata. Il Bierzo ci offre il suo miglior paesaggio.

Eccoci a Cacabelos dopo una breve sosta con due tizi strampalati che ci offrono un abbraccio gratis e delle ciliegie.

Tutti quelli che sentono che sono italiano non possono fare a meno di parlarmi della partita di stasera.
Eh già!
Oggi c'è la finale dell'Europeo di Calcio Italia contro Spagna.

Nella chiesa di S.ta Maria mi siedo, fa caldo e i due vecchietti dentro, posti a tenerla aperta e a porre il timbro ai Pellegrini, mi offrono dell'acqua che accetto molto volentieri.
Più avanti passiamo il ponte sul fiume Cùa, nel quale dei ragazzi si tuffano, ed eccoci dinanzi l'Albergue con annesso il famoso Santiaro de la Quinta Angustia.
Entro...e oltre al famoso quadro, che raffigura Gesù bambino giocare a carte con sant'Antonio da Padova, noto un altare non usuale; si entra in una porticina, per salire dietro dove c'è la statua della Vergine. Emozionante.

Prendiamo posto in Albergue con Josè. Dopo la doccia io scappo a mangiare, un'insalata mista con tonno ed uova ... ma ci trovo una mosca. M'incazzo ma al tipo del ristorante non sembra importare una sega.

Mi soffermo a guardare la gente che in questa domenica prende il sole in riva al fiume.

C'è la Finale, dopo un'oretta e mezzo di sonnellino, con Josè ci inoltriamo nel paesello. Scegliamo un bar.
Paella Valenciana per me, tonno alla mediterranea per lui.

Un tipo mi osserva mentre sottovoce canto l'inno nazionale italiano e inizia a scherzare.
Per 90' minuti scherza offrendomi anche da bere ... Eh! Si, scherza ...
Spagna 4 Italia 0
Ci hanno massacrati!!!







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