SULLA VIA DI FRANCESCO


IN CAMMINO VERSO ASSISI
Martedì 03/09/2013

Il buongiorno è molto fresco, Fabien di Montpelier ci aspetta un po', poi decide di avviarsi. Colazione al bar, cornetto e cappuccino; lascio io le chiavi nella posta di Don Salvatore.

Iniziamo a camminare insieme noi quattro, io e Alexandra con le cuffie nelle orecchie...una canzoncina ci sta alle 7.50!

Si cammina bene oggi, la tappa non prevede sali e scendi impegnativi, l'unico inconveniente è il sole... picchia forte già alle 8 del mattino.

Fino al punto bivio siamo insieme tutti e quattro, anche se non parliamo per niente o quasi. 
Raggiunto lo snodo che ci diceva ieri Don Salvatore, io Davide e Alexandra optiamo per la strada asfaltata che porta a Mocaiana, mentre Stefano preferisce il sentiero con i suoi dislivelli. 
Non patiamo granché, a parte il gran caldo che è scoppiato oggi; Davide, forse, è quello che soffre di più col suo mignolo del piede veramente messo male. 

Dopo due ore e mezzo quasi tre ore eccoci... Mocaiana!
A parte la sosta sul muretto di una casa per bere e mangiare la nostra frutta, abbiamo tirato dritto come asini.
A Mocaiana ci fermiamo un'oretta; Davide soffre col piede e ha fame, io ho crisi di caffeina, da i miei 10/12 al giorno sono passato a 5 caffe in 10 giorni; Ale si accoda a noi e prende un caffè macchiato anche lei.

C'è un bar dove ci togliamo gli scarponi e vicino un delizioso panificio dove io non posso esimermi dal prendere una focaccia calda.

Via, alle 12.23, si riprende il Cammino. 
Dopo varie domande alla gente del posto, io è Davide scegliamo la Provinciale, anche se trafficata, che in 6 km porta a Gubbio; 
l'altra sotto i monti ci farebbe solo incrociare la Provinciale prima delle abitazioni di Raggio. Infatti proprio arrivati in quel punto ecco sbucare Stefano, giusto in tempo di tre parole perché lui prosegue per il sentiero bianco e noi per la Provinciale... vogliamo subito Gubbio, così da poterla anche visitare. 

Alexandra, che si è sempre accodata a me e Davide, tiene il mio passo; eh già! Sono ripartito con un passo da 5 km/h...un treno! 
Davide ormai è staccato.

Siamo alle porte della cittadina, ci sembra di essere arrivati quando imbocchiamo Viale Leonardo Da Vinci, ma non è così... questo viale sembra non avere una fine.
Si soffre con la testa.
Alla fine della strada abbiamo il bel teatro romano ma, ancora strada per la Madonna del Prato dove alloggeremo; 
Facciamo tutta via Beniamino Ubaldi e alla fine, in via Perugina, troviamo l'oratorio.

Ci accoglie Mirko con gli animatori dell'oratorio, hanno una settimana medievale con i bambini. 
Ci spiega tutto come funziona e soprattuto ci indica le stanze...ultimo piano del piccolo stabile... scale!!!

Arrivano un po' alla spicciolata gli altri, ma qui troveremo un vero via vai di Pellegrini...c'è chi viene da Assisi e c'è chi ci va, come noi.

Lavo la roba sudata, che quando stendo in cortile capisco si asciugherà presto visto il gran caldo e Dopo la doccia crollo in un sonno profondo e stupendo... quando Ale e Stefano decidono di andare a visitare la bella Gubbio e darmi la frutta comprata notano che non mi svegliano nemmeno le cannonate.
Alle 18 mi sveglia Don Marco, il giovane parroco, che porta su due Pellegrini; si scusa con me per avermi svegliato ma, io ne sono quasi felice... mi alzo e vado a vedere lo storico centro, la chiesa di San Francesco, la piazza centrale, i Palazzi signorili, la Cattedrale, il Palazzo Ducale e il Teatro Romano. 
Incontro Fabien il francese che torna in oratorio, è arrivato quando io dormivo, mi dice. 
Ritorno in tempo per questa gran cena comunitaria anche con gli animatori e trovo i Veneti e Fabien intendi a giocare a biliardino... mi unisco.

La cena è buona e abbondante...due piattoni di pasta con sugo e mozzarella, polpettone, insalata mista, stufato di patate e caffè... Ammazza!!!
Unica nota negativa è l'invasione dei moscerini, a quanto pare dovuta al gran caldo appena a scoppiato.

Due chiacchiere con Don Marco che cena accanto a me e poi con i ragazzi dell'oratorio che preparano qualcosa per domani, mi offrono un bicchiere di birra e ... vado a nanna.
Domani l'ultima tappa lunga.

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Chi nega l'acqua ad un Pellegrino non è degno di stare sul Cammino.






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