L'approdo nella ex Jugoslavia... Croazia



1 Giorno in terra balcana

Dopo gli ultimi giorni omaniti a Muscat tra shopping e relax, pranzi sull'oceano indiano e risate, ci siamo calati nella frenesia lavorativa e negli eventi sportivi che mi hanno coinvolto nel rush finale scolastico. Un giugno di scartoffie, di esami, di saluti e il ritorno a ritemprarmi nella bellissima Basilicata.
Un po' di stress dietro a sistemazioni burocratiche e, finalmente, l'ennesima avventura ha inizio. Questa volta in sella alla mia mitica 3 cilindri inglese, la destinazione sono i Paesi al di là del mare Adriatico.
Si comincia a deliziare gli occhi con i paesaggi lucani che attraversiamo per raggiungere il capoluogo pugliese, da dove ci imbarcheremo in serata per raggiungere Dubrovnik. In un pieno pomeriggio di luglio la strada fino a Gravina in Puglia è immersa tra campi gialli arrampicati su sinuose colline.
È piacevole piegare su queste curve quasi deserte e la Triumph si lascia aggredire nonostante il carico nelle borse Givi.
Facilmente e dopo un'ora e trenta minuti siamo al porto di Bari, mentre la zavorrina sbriga le pratiche portuali io sono alle prese con il mio interfono che non da segni di vita nell'auricolare destra.
Documenti, biglietti e imbarco... In poco tempo siamo sull'imbarcazione della Jadrolinija insieme ad altri centauri e zavorrine.
Si piazza la Tiger, sistemo i bagagli, raccolgo il piccolo zaino con felpe e cena preparata con dedizione da mamma e siamo al ponte della nave. Una birra ad accompagnare e un giro sul ponte mentre siamo in mezzo al mare a guardare le coste dell'Italia da cui ci allontaniamo... direzione Croazia. 



Ci sistemiamo nel bar in un angolo a terra, apriamo il sacco a pelo e proviamo a dormire nonostante le luci... nonostante sei ragazzoni fastidiosi... nonostante il cameriere del bar che sembra lanciarle le stoviglie.
Vicino a noi delle grandi signore salentine che si dirigono a Medjugorie. Una di loro, bassina e molto simpatica, mi chiede se posso attaccarle il caricabatterie alla presa al soffito, perchè non ci arriva. Iniziamo a parlare e ridiamo quando si lamenta della sua felpa con Olivia di braccio di ferro.
Con difficoltà e tra mille rumori un po' di sonno lo abbiamo fatto... Sono le 6 del mattino, la luce fuori dà il buongiorno. Mentre zavorrina dorme io esco a poppa...
Lo sguardo rivolto ad est, il sole che abbandona l'orizzonte per guadagnare il cielo, inizia a vedersi il profilo costiero della Croazia, il vento scompiglia i capelli, quelli rimasti, e lo stomaco già brontola.
Siamo a Dubrovnik, la città della libertà, che ha combattuto fino allo stremo contro gli attacchi provenienti da Serbia e Montenegro nella guerra dei Balcani ad inizio anni novanta, da sola, tagliata fuori dal mondo e dal resto della sua Nazione.
L'approdo in terra croata ci rende euforici, la tre cilindri carica è pronta, ci sistemiamo e siamo in sella. Prima una sosta al supermarket per due bottiglie di acqua ma, ahinoi, non accettano Euro. Molliamo la mercanzia e ci dirigiamo nella Old Town, magnifica... spettacolare... affascinante.
Parcheggiamo la nostra Triumph all'ombra di un pino marittimo sotto le spesse mura di cinta della città.
Al primo change cambiamo pochi euro per le piccole spese nell'unica giornata in terra croata. Ci accorgeremo dopo che di fianco un altro change era più vantaggioso. Colpa dei morsi della fame, gli stessi che ci spingono in un Konzum (mini market) a comprare acqua e in una panetteria dove prendiamo krapfen e croissant, due caffè e appena dentro le mura dell'antica Dubrovnik una panchina ci accoglie per consumare la nostra prima colazione.
Passeggiamo nelle strade perdendoci nei vicoli che hanno fatto da scenario per il famoso serial "Il trono di spade".
Il caldo è forte, la sete non si placa nonostante le tante soste alle fontane e le bottigline di acqua.
Girare nella vecchia Dubrovnik è piacevole, perdersi nei suoi vicoli e fare pause dal sole cocente nelle sue chiese.







Abbiamo un po' di sonno e anche la fame si fa sentire. Decidiamo di seguire i consigli dati da chi è venuto prima di noi e optiamo per un lauto pranzo alla Lokanda Pescarija. Una grande teglia piena di pesce, Sgombro, Pesce spada, Sardine, Calamari ferri, Gamberetti ferri e Cozze. Il prezzo neanche a dirlo... economico.


Disertiamo la visita sulle mura cittadine, perchè il prezzo secondo noi non vale la visita.
Risaliamo in sella alla due ruote e iniziamo a scendere verso sud... in poco tempo percorriamo i circa 40 km che si separano dal confine...una coda che si muove agilmente... zavorrina ha un colpo di sonno e sparisce sotto una pensilina al fresco mentre io mi avvicino sempre più all'agente di frontiera.
Scruta i passaporti, il libretto della Triumph e bye bye Croazia.
Un pezzetto di strada di nessuno e riproponiamo i documenti al prossimo agente, timbro e Welcome To Montenegro!!!
Un paio di curve dopo e una sosta spremuta d'arancia, dove facciamo la gaffe di chiedere di pagare con le Kuna (moneta croata) rimaste e siamo nel posto prenotato per la prima notte.
Siamo già in riva alle gole del Cattaro.
Nemmeno il tempo di entrare in camera che siamo sotto la doccia e in men che non si dica sul letto... morfeo ci rapisce.
Ci svegliamo rigenerati e scendiamo a cenare nel ristorante di questo posto che è un mix di affittacamere, macelleria (direttamente nella hall), bar e ristorante con tavoli al coperto e tavoli all'aperto sotto un porticato; il tutto attivo di continuo, un via vai di gente che mangia sempre.
La cena è abbondante, sostanziosa e profumata... L'odore di carne arrostita si diffonde ovunque e solletica anche la pancia piu salda nel proposito di non cedere!
Cevapi è il piatto tipico... Li descrivono come salsiccine ma nn è proprio corretto. È carne macinata, arrotolata e  arrostita. Un piatto ne continiene 10 e sarebbero piu che sufficienti, ma  la felicità di essere là induce a strafare ... Abbondiamo con un piatto di salsicce vere e proprie, alcune piccanti, cetrioli a fette e patatine fritte.
La sera ovviamente bisogna bere coca cola a profusione, perchè siamo abbastanza 'nghiummati.
Il prezzo?
16€...ridicolo!!!



Una breve passeggiata nei dintorni e sulle sponde dell'inizio delle gole del Cattaro e andiamo a nanna.
Da domani inizia il giro di queste famose gole.

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