Gerusalemme... Una città contesa, divisa... Santa




Andare a Gerusalemme non è un viaggio come gli altri, per quanto hai letto e studiato nulla è come lo avresti mai immaginato.
C'è un'aria strana, mistica ma tesa... Un incrocio di culture, culti, idolatria, interessi, pace, amore, odio, rabbia, pianto, malinconia, benessere, storia radicata, e ancora...
chi si ostina ad allontanare la modernità, miscuglio di facce, uomini, donne, bambini, anziani... Vestiti... Nazioni... Turisti, studiosi, curiosi, viaggiatori, conoscitori, storici, antropologi, archeologi, religiosi...  trovi tutti e ognuno convinto di aver ragione.
Credo, senza dubbio, sia il luogo da dove si innalzino più preghiere e bestemmie al mondo.
Lo yin e yang, il bene e il male, qui si toccano con mano... Si equilibrano... Ma questo è un equilibrio che ti sembra ogni giorno sempre precario, sempre a rischio. Percepisci che tutto può saltare da un momento all'altro... Mentre la vita scorre... Come sempre, come ogni parte della Terra. La spesa, il mercato, le pulizie, la scuola... Tutto va intriso di quella tensione che si potrebbe tagliare con un coltello, in mezzo a militari che controllano l'andamento della vita tra le mura della città Santa, il casco antico. Cammini in mezzo a ebrei che fanno compere, compri un caffè da un arabo-palestinese, incroci qualche chassida (gli ebrei ortodossi), ti ritrovi nel mezzo di un gruppo di Cattolici che svolgono una Via Crucis, ti ritrovi a mangiare kosher a pranzo e magari kebab a cena, mentre fai spuntino con un frullato o della frutta colorata.
Lei, Gerusalemme, è la città Santa per Ebraismo, Cristianesimo e Islam. È riconosciuta come capitale del proprio Stato sia da Israeliani che da Palestinesi. Per quanto la Palestina come Nazione non è riconosciuta da tutti. Però qui fino al 1948 convivevano arabi, israeliani e cristiani e l’intera zona conosciuta come Israele e Palestina era unita.
Poi la prima guerra tra Arabi e Israeliani, vinta da questi ultimi e che con l'armistizio sancì una divisione. A Israele andò la parte Ovest della città, che oggi ha proprio le sembianze di una città occidentale, mentre la parte Est rimase sotto controllo del Regno di Giordania, che partecipò alla guerra. Questa parte di città è ancora zona Palestinese.
Nel 1967, dopo la guerra dei 6 giorni, Israele occupò anche questa parte di territorio, del quale continua a avere il controllo militare. L'ONU dal canto suo riconobbe le conquiste del 1948, ma mai lo ha fatto per quelle del 1967.

Unico elemento chiaro della città vecchia è la suddivisione urbanistica in quattro quartieri: ebraico, musulmano, cristiano e armeno.
Partendo dalla Porta di Damasco ci si addentra nel quartiere più grande e popolato, quello musulmano. Strade affollate, animati bazar, ogni cosa ricorda il legame stretto tra Gerusalemme, Oriente e Islam. 
Da qui si può intraprendere la strada con le 14 stazioni che ricordano la via intrapresa da Gesù prima di giungere sul Golgota per la crocefissione, la Via Dolorosa. Questa è inglobata nel quartiere musulmano, ma seguendo il dipanarsi di questo percorso ci si ritrova in quello cristiano, che ospita istituzioni appartenenti a una ventina di confessioni o denominazioni cristiane differenti. Lo spazio Sacro più importante è la Basilica del Santo Sepolcro.
Una stretta viuzza separa il quartiere musulmano da quello ebraico, una zona fatta di strade ordinate, negozi e laboratori di oggetti sacri o abiti ebrei. 
Hurva Square è il centro della vita comunitaria del quartiere, prende il nome dalle rovine della sinagoga. Qui siamo vicinissimi al luogo più Sacro per l'ebraismo, il Muro del Pianto, unica parte rimasta dell'antico Tempio.
Il più piccolo dei quartieri, quello Armeno, sembra una piccola fortezza, silenziosissimo e riservato. Qui c'è la bellissima Cattedrale di San Giacomo, tra le più belle della città, dove ogni funzione viene accompaganta da cori in lungua armena, quasi a ricordare da dove venivano i primi cristiani che giunsero nella città Santa.

Armeni, Francescani, ebrei chassidici e non, Palestinesi musulmani e cristiani, sembra non esistano divisioni tra le mura della città vecchia. Si può passeggiare da un quartiere ed un altro senza interruzioni. Tutto sembra velatamente tranquillo.
Una cosa sola succede di stravolgente. Una volta lasciata la città e tornati a casa, lei viene con te e il suo ricordo, la sua malinconia, la sua anima ti faranno compagnia facendotela pensare come un'amante andata via.
#jerusalem #viaggiandonelglobo

Commenti

  1. Un tappo di un viaggio moderno che rappresenta la metà di tanti viaggiatori che nei secoli si sono cimentati in questo viaggio della vita.

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