Viaggi e confini... il Regno Giordano

Giorni in viaggio tra due Stati, passando confini, visitando città, senza mai poter bere una birra fresca. Si sa... Paesi musulmani... Zero alcolici.
E tra il caldo, l'afa, i deserti, la depressione geografica del Mar Morto, il caotico souq di Gerusalemme, la lunga spiaggia della cosmopolita Tel Aviv, la storia di Betlemme, il sapone e la knaffeh di Nablus, i minibus notturni, gli autostop diurni, i dromedari, i mosaici di Madaba, il vento del Nebo, le acque del Giordano, le notti di Amman, il tea di Jenin, i wadi di Jericho, il fuoco di Petra, il cielo stellato del Wadi Rum, l'ospitalità e l'amicizia... Tra tutto questo, il cuore si gonfiava, si riempiva di emozioni e gratitudini.
Però il fegato si ripuliva... Mentre le ghiandole surrenali chiedono birra... Birra fresca.
Quando ormai le cristalline acque del Mar Rosso calmano gli istinti alcolici... Sbam!
Incontriamo lei... La Birra Giordana... La #petrabeer.

Ultimo momento di ilarità, di relax, di sorrisi... Prima della lunga giornata al passaggio (ennesimo) di confine... Un confine affascinante... Aqaba.
In pochi km troviamo Regno Giordano, da dove ci muoviamo, Israele e Egitto.
Il mattino dopo... Due litri di acqua non basteranno per colmare i sali minerali persi con il sudore, il caldo, i nervi tesi, la preoccupazione, la rabbia, la frustrazione.
Andrà tutto bene... Ma non riuscirò più a salutare Gerusalemme.

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