Áhlan wa sáhlan ! Marocco

Buongiorno!
Uscire dalla Basilicata si dimostra sempre abbastanza ostico. Orari dei mezzi limitati, bus che sostituisco treni, via crucis di interruzioni e deviazioni sull'unica strada che collega con le città campane. 
Se ci aggiungiamo un autista con la passione per la derapata, lo stomaco sotto sopra è servito.
Ma noi lo risistemiamo, lo stomaco, con uno spuntino/pranzo tutto napoletano.
Anche l'Alibus per l'aeroporto diventa un viaggio amico della nausea; ad ogni modo si arriva in aeroporto e... Sorpresa!!!
Il volo partirà con una ora di ritardo.
Ohimmè!

Poco male.
Ci riempiamo di acqua e troviamo un divanetto dove distendersi per passare le ore di attesa.
Nel momento dell'imbarco al gate... Ta tà... Le due giovani e carine hostess, creano una bella confusione. Chi ha biglietto priority (noi per la prima volta nella vita) aspetta il passaggio di quelli con biglietto normale. Le ragazze addette al passaggio, nel momento in cui un distinto napoletano glielo fa notare, danno la colpa a noi tutti passeggeri.
Curnut e mazziat!

Beh... I Fantozzi so pronti!

Il volo della nota compagnia irlandese è come sempre... un supplizio di rumori, andate e ritorni nel corridoio del veivolo, vendite, aperture e chiusure non proprio soft degli scomparti dove alloggia la mercanzia.
In tre ore di volo qualche sonnellino lo facciamo, più o meno lungo, ma la cervicale al risveglio sarà come un aeroplanino di carta stropicciato fatto a scuola nei momenti di noia.

Si scende tra i primissimi... Novità delle novità.
Il modulo da consegnare all'ingresso del Paese è già pronto e compilato, il che ci facilita le operazioni. "Buonasera, sei qui per lavoro?" - "no" - "che lavoro fai?" - "dove alloggi?"... Queste poche domande ci regalano l'ennesimo timbro sul passaporto... e per me l'ennesimo timbro di questo Paese che adoro.
Benarrivati in Marocco.

L'aeroporto di Marrakech lascia sempre un bel colpo d'occhio per la sua architettura, ma anche per la sua impeccabile pulizia.
Il nostro transfert arriva dopo qualche minuto. Prende e sistema i bagagli e ci porta direttamente nella famosissima piazza patrimonio orale dell''UNESCO... Jema el fnaa!

Sono le 2 di notte a Marrakech, le 3 in Italia, quando facciamo cena con un frullato... Ah!!! il mio amato frullato marocchino.

Poche chiacchiere, il Riad ci attende. Il tempo breve per le formalità di rito e prendiamo possesso della camera tipica al primo piano, preparata per noi da una giovane marocchina che ci ha aperti tutta assonnata, capelli spettinati, occhi gonfi di sonno e poche parole. Sarà perché dormiva già?
Il piccolo Riad colpisce subito i nostri occhi. 

Da quando visito il regno marocchino è norma alloggiare in questa particolare abitazione il cui nome significa giardino, proprio perché la struttura ruota attorno a una vasca piscina e molto spesso a un curatissimo giardino. È il primo modo per restare il più possibile a contatto con la tradizione locale. La Medina di Marrakech, il cuore della città, ne è ricca. Ne esistono per tutte le tasche, ogni riad ha però uno stile unico e garantisce degli indelebili ricordi.

Un letto comodo ricco di cuscini ci coccola per le restanti ore della prima notte nella città imperiale. 

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